L'Artigianato locale ruota introno alla terracotta e il legno . Si possono trovare vasi e oggettistica di qualsiasi forma e colorazione. La fantasia dei dei figuli è sfrenata.
Piatti ornamentali da appendere alle pareti domestiche, dai diametri più disparati, riportano i classici simboli garganici: il pesce o l'uccello. Motivi floreali ne incorniciano il soggetto.
Ma ci sono pure "artisti" che hanno saputo riprodurre in piccolo le caratteristiche trappole da pesca che costellano la frastagliata scogliera, i "trabucchi", o artigiani del ferro e del cuoio.
Accanto a questi, importatori di "esoticherie " sempre lavorate a mano e non in catene di montaggio che nulla hanno a che vedere con l'artigianato locale, eppure completano l'offerta.
Gli artisti del legno , intagliatori che sfornano a decine manufatti unici o, servendosi del tornio, creano ciotole e scrigni utilizzando materiali pregiati.
Ore di paziente lavoro e grande maestria per ottenere un prodotto mai tanto apprezzato, purtroppo, se non dagli intenditori.
Anni di apprendistato consumati da chi vuole mantenere nel tempo le tradizioni dei padri. E ancora una volta purtroppo, destinati a lenta, graduale....essenziale estinzione per non avere figli che li seguono.
Sarebbe riduttivo aggiungere che bisogna attivare certi meccanismi per incentivare questo settore del terziario, che darebbe occupazione e creerebbe nuovi posti di lavoro. Testi prof. Piero Giannini.